Nella primavera del 2006 l’Italia è chiamata di nuovo alle urne. I risultati poco lusinghieri del governo Berlusconi lasciano pensare a una facile affermazione del centrosinistra, guidato come dieci anni prima da Romano Prodi. Ma una scintillante campagna elettorale dell’ex Cavaliere permette a Forza Italia e soci di azzerare negli ultimi giorni il distacco.
Si vota nell’ultima settimana di aprile e il risultato è un testa a testa avvincente fra le due coalizioni. Solo grazie al voto degli italiani all’estero, il centrosinistra ottiene una strettissima vittoria. Sono solo 24 mila i voti di distanza fra i due schieramenti. Formalmente vince Prodi, ma nella sostanza è un pareggio. Anche perché la rinnovata la nuova legge elettorale, ribattezzata “porcellum” dal suo stesso estensore, il leghista Roberto Calderoli, determina una maggioranza solida solo alla Camera. In Senato l’Unione, riedizione dell’Ulivo del ’96, ha solo un paio di seggi di vantaggio. E due settimane dopo l’inizio della legislatura, è già il momento di scegliere il nuovo inquilino del Quirinale. [Read more…]