La sinistra polacca punta sulla bellezza: votate Magdalena

Magdalena Ogorek, candidata socialdemocratica alla presidenza della Polonia

Magdalena Ogorek, candidata socialdemocratica alla presidenza della Polonia

La sinistra europea guarda alla Polonia con un occhio diverso. E non lo fa solo pensando a possibili riforme politiche, ma anche alle forme della candidata socialdemocratica alle elezioni presidenziali del 10 maggio.

Magdalena Ogorek, 35 anni, alta, bionda e occhi azzurri. L’Alleanza della Sinistra democratica polacca punta su di lei per tornare a occupare la poltrona più prestigiosa di Varsavia. Una scelta affascinante e contestata quella dello schieramento nato nel 1990 dalle ceneri del Partito operaio unico. Quello per capirsi guidato in passato da Gomulka e Jaruzelski, rigidi burocrati storicamente poco sensibili al fascino femminili.

Leszek Miller, ex numero 1 della socialdemocrazia polacca

Leszek Miller, ex numero 1 della socialdemocrazia polacca

Ma i dirigenti attuali di Sld sanno di vivere in un’epoca diversa. Nella politica di oggi, l’immagine è sostanza. E il partito deve fronteggiare un’emorragia di consensi che dura da oltre un decennio. Un’assenza di successi che dura dalle elezioni politiche del 2001. All’epoca Leszek Miller, anima della sinistra postcomunista di Varsavia, otteneva un secondo mandato dagli elettori polacchi. Ma il suo governo durava solo tre anni, minato dalle contestazioni popolari contro misure economiche ritenute eccessivamente liberiste. Su tutte la celebre flat tax, l’aliquota fiscale unica che Matteo Salvini propone oggi con insistenza in Italia.

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Magdalena Ogorek, 35 anni

Da oltre undici anni, la sinistra polacca ha registrato solo sconfitte pesanti. Il potere si è spostato altrove. A una breve stagione euroscettica, con il partito Diritto e Giustizia alla guida di Varsavia, ha fatto seguito il dominio di Piattaforma Civica, versione polacca del “partito della Nazione” vecchio stampo. Una sorta di Democrazia Cristiana spostata a Cracovia, che da sette anni occupa stabilmente sia la poltrona presidenziale, sia quella di primo ministro.

E per cercare di strappare in primavera la presidenza ai centristi, i socialdemocratici hanno deciso di affidarsi alla bella Magdalena. Che abbina a un’ottima capacità comunicativa – è stata a lungo presentatrice per la tv nazionale – anche una solida preparazione sui temi economici. In passato è stata infatti consulente per la Banca centrale polacca, anche se il suo ruolo era più incentrato sulla comunicazione delle misure fiscali.

Bronislaw Komorowski, presidente uscente e favorito per le prossime elezioni

Bronislaw Komorowski, presidente uscente e favorito per le prossime elezioni

I sondaggi al momento la danno come sicura sconfitta. In Polonia, il presidente viene eletto dal popolo e i 30 milioni di elettori chiamati al voto, stando agli ultimi sondaggi, molto probabilmente si affideranno nuovamente al capo di Stato uscente Bronislaw Komorowski. La Ogorek, cognome che in polacco significa “cetriolo”, per il momento viene considerata meno quotata anche rispetto a Anzsdrej Duda, leader euroscettico di Diritto e Giustizia. Tutta la sinistra di Varsavia punta quindi sulla sua capacità di sedurre un elettorato che da anni gira le spalle al partito.

Magdalena Ogorek è stata presentatrice televisiva e consulente della Banca centrale della Polonia

Magdalena Ogorek è stata presentatrice televisiva e consulente della Banca centrale della Polonia

Difficilmente per vincere basteranno vertiginosi tacchi a spillo e sguardi languidi. Magdalena infatti giura di puntare sulla forza persuasiva delle sue idee rottamatrici. “Voglio liberare le energie imprenditoriali di questo Paese, ridando fiducia ai giovani abbandonati“, promette la candidata socialdemocratica. Parole che indicano una caccia al voto fuori dal recinto tradizionale della sinistra polacca, lontano da dipendenti pubblici e operai.

Tentativi di fare a Varsavia quello che Matteo Renzi ha fatto in Italia. La differenza è che la situazione polacca sembra troppo stabile per vacillare di fronte all’attacco della “pasionaria” dagli occhi di ghiaccio.

L’unica certezza è che l’attenzione mediatica per le elezioni di maggio salirà prepotentemente. La bellezza è potere, dicono. Sicuramente ha il potere di spostare su Varsavia l’interesse di tanti osservatori della politica. Spinti anche da un voyeurismo umanamente comprensibile.

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