Lacabòn è un dolce che tutti gli abitanti di Alessandria conoscono. Un bastoncino fatto di miele e zucchero nato lì, sulle rive di quel Tanaro che a metà anni ’90 squarciò in poche ore la pacatezza locale.

Il Tanaro esonda il 6 novembre del 1994. Alessandria piangerà 14 suoi cittadini.

Mario Curti, il portiere dello scandalo di Casale.
Dalla gloria al fango in un giorno. Proprio come quel maledetto 6 novembre del ’94. Fuor di metafora, con molti più danni. Il Bologna non arrivò allo stadio e non ci arrivarono neanche i padroni di casa. Il Tanaro impazzito anticipò tutti. San Baudolino assisteva inerme all’ira della natura. Erano quasi tutti a tavola al momento dell’esondazione. Morirono in 14 ad Alessandria. In 70 in tutto il Piemonte. Lo stadio Moccagatta, inaugurato un anno dopo la grande delusione del ’29, fu devastato. Ma i piemontesi sono un popolo poco avvezzo al pianto e in due mesi sistemarono tutto.

Il Moccagatta nel novembre del 1994.
Se la ricordano bene quella partita ad Alessandria, perché di gioie sportive da quel giorno ne hanno viste poche. Anzi. Una trafila di campionati anonimi, pochi bagliori, poi solo tenebre. Retrocessioni, fallimenti, buio. Si ricomincia dall’Eccellenza, con la “e” maiuscola e tutto il resto misero. Un passo alla volta i grigi tornano nella terza serie. Si chiama Lega Pro anziché serie C, ma la sostanza è la stessa di vent’anni prima.

Angelo Gregucci, 51 anni, allenatore dell’Alessandria.
Martedì 15 dicembre i grigi hanno compiuto un’impresa storica, battendo 2-1 a Marassi il Genoa negli ottavi di Coppa Italia. Erano arrivati lì grazie a un altro miracolo sportivo, un clamoroso 2-3 a Palermo. Due squadre di serie A battute in poche settimane. Tante facce sconosciute, molti eroi romantici. Uno più di tutti: Gianmarco Vannucchi, l’erede in mezzo ai pali di Mario Curti. È nato il 30 luglio del 1995, quando il Moccagatta era già asciutto e il fango messo da parte. Almeno fisicamente. A Genova ha parato tutto. I 2500 tifosi arrivati dal Piemonte si sono aggrappati a lui e a San Baudolino. Martedì non sembrava che ci fosse molta differenza fra i due sul campo.

Riccardo Bocalon corre dopo il gol dell’1-2. L’Alessandria ai quarti di Coppa Italia affronterà lo Spezia.
Mister Grey esulta. Corrono tutti ad abbracciarlo. Chissà se ha mai letto Hans Christian Andersen. Il brutto anatroccolo dalle piume grigie, escluso e respinto da tutti, che sopravvive a stento fino a scoprirsi cigno in mezzo ai cigni. Vale per lui, ma anche per una città che si specchia in uno stagno e non vede più la melma.
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